Vendita Case ’23 Verona e provincia
Vendita Case ’23 Verona e provincia
Il 5 giugno 2024 l’Agenzia delle Entrate ha reso noto i dati regionali relativi alle compravendite residenziali effettuate nel Veneto nel corso del 2023 elaborati dalla Direzione Centrale Servizi Estimativi e dall’Osservatorio Mercato Immobiliare.
Osservando l’andamento del mercato regionale, la provincia veronese rappresenta per il terzo anno consecutivo la seconda realtà veneta per numero di operazioni complessive, dietro alla provincia di Venezia, con una quota complessiva del 19.9% rispetto al 20.5% del nostro capoluogo di regione. Terza rimane sempre la provincia di Padova con il 18,4%. Tutte e tre le provincie hanno registrato un calo di compravendite ben oltre al -10% rispetto al 2022. Il mercato regionale veneto l’anno passato ha rappresentato l’ 8,81%, del intero mercato immobiliare italiano, per numero complessivo di compravendite ed il 7,69% dello stock nazionale di immobili residenziali con 2.681.243 unità immobiliari presenti sul territorio.
Analizzando nel dettaglio la performance della provincia di Verona registrata nel 2023, vi è stato un calo complessivo del -10.6% pari a 12.539 operazioni, così come è avvenuto nel Comune di Verona con un -8.8% rispetto al 2022, pari a 3.590 compravendite complessive, dato quest’ultimo leggermente migliore rispetto al dato medio nazionale del -9.7%.
L’analisi pubblicata quest’anno, evidenzia un nuovo ed interessante dato relativo al dettaglio dimensionale degli appartamenti più venduti nella singola provincia e capoluogo. Nell’area di Verona, il “taglio” dimensionale più venduto è quello compreso tra 85mq e 115mq che da solo rappresenta un terzo circa delle compravendite registrate. In controtendenza al “fenomeno” esploso già da qualche anno anche nella nostra provincia, relativo alla conversione di unità residenziali ad “uso turistico”, il “taglio” dimensionale tradizionalmente più vocato a tale utilizzo ovvero “fino a 50mq”, risulta in calo in termini d’acquisto del -14.1% circa, rappresentando comunque il 5% circa della quota complessiva del mercato.
All’interno della microzona cittadina identificata dell’OMI, il primato di operazioni registrate nel 2023 è appannaggio dai quartieri di Golosine, Santa Lucia o zona OMI D4, con 401 compravendite, mentre il peggiore è stato il Territorio Rurale ad Ovest, a scarsa densità edilizia o zona R2, con 7 operazioni. Da evidenziare ai fini statistici la forte diminuzione di compravendite registrate rispettivamente nelle zone centrali identificate dai quartieri di S.Zeno, Porta Palio, Valverde, Cittadella, Porta Nuova (dentro mura) o zona OMI B7, al -23.1% e Borgo Trento, Pindemonte Valdonega o zona OMI B5 con -16.5% rispetto al 2022. In termini di quotazioni immobiliari medie, nel 2023 la città di Verona ha registrato un ulteriore incremento del +3.3%, dopo il +1.9% del 2022, arrivando a 1.870 €/mq. Nei quartieri del capoluogo, anche l’anno scorso le quotazioni medie in €/mq più alte si sono registrate nell’area del centro città denominata Zona OMI B2 corrispondente a Centro Storico, S.Stefano, S.Maria Rocca Maggiore, L.ge Porta Vittoria, con 3.683 €/mq.
In provincia, la macro area dove si sono registrate il maggior numero di operazioni nel 2023, dietro il capoluogo, è stata ancora una volta la zona del Basso Veronese, con una quota del 21.4% corrispondente a 2.687 compravendite. E’ importante evidenziare, dopo quattro anni di incrementi percentuali rilevanti, il brusco calo di compravendite rilevato in Lessinia Orientale -19.7% e Lessinia -17.5% rispetto al dato 2022. Tuttavia il dato peggiore in assoluto registrato nella provincia di Verona è riferito all’altro nostro versante montano, ovvero quello denominato Baldo – Valdadige con -23%.
Tornando alle quotazioni medie, anche per l’anno 2023 la più bassa è stata registrata nella macro area della Lessinia con 943 €/mq, in rialzo del +1.5% rispetto al 2022. L’area del lago di Garda continua a dominare le quotazioni medie più alte dell’intero nostro territorio provinciale con 2.701 €/mq, valore in costante crescita del +5.5%, dopo un +3.8% registrato nel 2022. Il primato statistico del dato per la crescita delle quotazioni più alta nel 2023 è andato a Villafranca con un +6.5%.
L’andamento del mercato immobiliare in questo 2024 è fortemente condizionato dalla consistente riduzione del numero di mutui ipotecari erogati dalle banche e contrastato dalla progressiva eliminazione e/o riduzione percentuale dei vari bonus fiscali previsti dallo Stato per efficientare energeticamente, mettere in sicurezza e rinnovare il “parco” immobiliare nazionale. Vedremo infine come il nostro paese intenderà recepire ed attuare la recente Direttiva Europea 2024/1275 approvata il 24 aprile 2024 sulla prestazione energetica nell’edilizia.
Michele Ferroni – Immobiliare Ferroni
Copyright immagine Verona: Immobiliare Ferroni